BILL DI HELEN HUMPHREYS

Bill - Helen Humphreys - Libro - Playground - | IBS

Il libro mi è stato consigliato da Luca, amico e compagno di corso alla Bottega di Narrazione. Al centro della vicenda c’è il rapporto tra il protagonista, all’inizio un ragazzino Leonard Flint, e un adulto il “barbone”del villaggio Bill Zampe di coniglio. Bill vive ai margini, in un rifugio di fortuna scavato alla base di una collina, circondata da una vasta prateria. E’ silenzioso e tiene lontano tutti, tranne Leonard, a cui permette di accompagnarlo quando deve piazzare le trappole per i conigli selvatici a cui strappa le zampe, dopo averli catturati, per ricavarne e venderle come portafortuna. Agli occhi di Leonard, Bill è quanto di più delicato, protettivo e gentile lui possa trovare e desiderare accanto, un rifugio relazionale in una realtà in cui il ragazzino viene perseguitato dai bulli della scuola. Tutto cambia quando Bill si troverà ad essere protagonista di un gesto violento e crudele che porterà al suo arresto e all’allontanamento definitivo dal suo ambiente. I due si rincontreranno anni dopo, per caso, in un istituto psichiatrico, dove Leonard oramai uomo, medico, psichiatra inizierà a lavorare. E di nuovo, il loro rapporto porterà a un epilogo drammatico che segnerà, inevitabilmente e ancora la vita di entrambi.

Ambientato in Canada e ispirato da una storia vera. Ho apprezzato la capacità dell’autrice di prendere spunto da una vicenda vera e costruirne un romanzo. La scrittura è scorrevole, semplice, la trama però un po’ scontata e prevedibile. Non mi piace che tutto venga spiegato nelle ultime pagine, come a far “tornare” tutto, preferisco quando il lettore viene accompagnato alla comprensione per la durata del libro, pagina dopo pagina.  La parte della cura, mi è sembrata piena di stereotipi e di elementi che possono risultare fuorvianti. Come alla fine, quando il protagonista che finalmente si fa delle domande circa la natura del suo rapporto con Bill, si sottopone a un’analisi e scopre l’elemento traumatico. Ma, insomma, anche no! Non mi ha convinto. Interessanti i riferimenti ambientali e organizzativi del sistema di salute mentale canadese, in particolare, di cui non sapevo, gli esperimenti di psichiatri e pazienti sottoposti a trattamento con LSD. Forse trattati con superficialità nel libro, da approfondire per evitare facili fraintendimenti.

Un romanzo che si fa leggere, ma che rimane poco. Almeno, per me è stato così.

Voto 2/5.

Sono curiosa di sapere la vostra.

Buona lettura!

Silvia

 

 

 

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